In erogazione fondi europei per emergenza coronavirus: 1,75 miliardi per sanità, imprese e lavoratori da fine marzo.
I primi fondi europei per emergenza coronavirus saranno più veloci e facili da ottenere.
Dal Fondo sociale (Fse) e dal Fondo per lo sviluppo regionale (Fesr) l’Italia avrà in tutto 1,752 milioni di euro, per attrezzature mediche, campagne di sensibilizzazione, capitale circolante per le imprese e ammortizzatori sociali.
Queste risorse erano già destinate all’Italia, ma l’erogazione viene velocizzata e soprattutto viene reso molto più flessibile l’utilizzo.
L’Italia avrebbe dovuto restituire all’UE 11 miliardi, invece avrà la possibilità di spenderli entro il 2023.
Inoltre Bruxelles rinuncia ai rimborsi dei prefinanziamenti non utilizzati nel 2019.
Per l’Italia 800 milioni di euro potranno essere spesi per l’emergenza.
A questo si aggiunge l’anticipo dei prefinanziamenti del 2020 per ulteriori 952 milioni, in due rate tra la fine di questo mese e l’inizio di aprile.
I fondi potranno coprire le spese sostenute dal primo febbraio.
A COSA SONO DESTINATI: con il Fondo sociale
- si potranno acquistare materiali sanitari e dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri;
- potranno essere coperte le spese per l’assistenza alle persone più vulnerabili;
- Si potrà assumere nuovo personale per le esigenze dei servizi sanitari;
- Saranno supportati i servizi sociali per gli anziani e per persone malate.
Successivamente, il Fondo sociale potrà essere utilizzato per il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori dipendenti che perderanno il posto, e autonomi, anche in modo diretto.
LE RISORSE DEL FERS garantiranno liquidità e continutà operativa alle Pmi per sostenerne la ripresa.
Saranno sostenuti i servizi di consulenza , internazionalizzazione, sviluppo di nuovi modelli di business per diversificare la catena dei fornitori.
Il Fesr finanzierà anche il capitale circolante delle Pmi, con l’obiettivo di mantenere le capacità e i livelli produttivi.
Sul fronte sanitario, il Fesr finanzierà anche la prevenzione, le campagne di sensibilizzazione, servizi di telemedicina e tecnologie.