Il Consiglio UE nelle sue conclusioni “Plasmare il futuro digitale dell’Europa”affronta la questione sulla strategia digitale dell’UE.
In seguito al problema generato dal Covid -19 le tecnologie digitali avranno sempre più un ruolo principale, anche in risposta alla crisi conseguente alla pandemia.
“Plasmare il futuro digitale dell’Europa” è una priorità per il Consiglio UE, che va ad esporre un’ampia gamma di questioni connesse all’attuazione della strategia digitale.
Gli Stati membri e il Collegio dei commissari sono invitati ad “analizzare in modo approfondito le esperienze acquisite con la pandemia di Covid-19 al fine di trarre conclusioni per il futuro che diano forma all’attuazione delle politiche attuali e future dell’Unione nel settore digitale”.
Occorre rafforzare la sovranità digitale nell’UE dando impulso agli investimenti, con particolare attenzione ai “progetti infrastrutturali ad elevato impatto che consentiranno all’Europa di divenire un leader nelle catene del valore digitali, nell’innovazione e nella creatività a livello mondiale”, questa la posizione del Consiglio rispetto alla situazione post-crisi Coronavirus.
Nel periodo 2021-2027 il programma Digital Europe e il Meccanismo per collegare l’Europa (settore digitale) saranno fondamentali al fine di costruire e diffondere le capacità digitali e di garantire l’accesso ad infrastrutture digitali avanzate ad altissima capacità in tutte le catene del valore.
Nei prossimi 7 anni il programma Horizon Europe e i fondi strutturali saranno saranno volti all’accelerazione della trasformazione digitale dell’UE, che – nella fase post-crisi – dovrà investire su: le reti 5G, la blockchain, l’intelligenza artificiale, il cloud e il calcolo ad alte prestazioni.
Viene dato anche forte rilievo alle competenze digitali, rispetto alle quali il Consiglio invita gli Stati membri e la Commissione ad a stimolare le misure per rendere i cittadini in possesso delle skill di base; questo è necessario a dimezzare l’attuale carenza di professionisti entro il 2025, pertanto va incentivato “il sostegno nell’ambito del futuro programma Erasmus+ e del programma Digital Europe allo sviluppo di competenze digitali di base e avanzate”.
Anche la questione sulla tassazione digitale viene affrontata, sottolineando la necessità di adattare i sistemi fiscali dell’UE all’era digitale, al fine di garantire una tassazione equa.