AREA GEOGRAFICA: Italia;
BENEFICIARI: micro, piccole e medie imprese;
TIPO DI AGEVOLAZIONE: voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
SPESE AMMISSIBILI: migliorare l’efficienza aziendale; modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; sviluppare soluzioni di e-commerce; fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare; realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
DOTAZIONE FINANZIARIA: 100.000.000,00€
BANDO CHIUSO
VOUCHER DIGITALIZZAZIONE
Voucher Digitalizzazione è una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
- La disciplina attuativa della misura è stata adottata con il decreto interministeriale 23 settembre 2014.
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione del Voucher per il sostegno di progetti di
digitalizzazione e ammodernamento tecnologico sono pari a euro 100.000.000,00 (centomilioni/00).
BENEFICIARI DEL BANDO VOUCHER DIGITALIZZAZIONE
I beneficiari del voucher digitalizzazione sono le PMI che:
- abbiano sede legale sul territorio nazionale e siano iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
- non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese;
- non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti secondo la normativa vigente.
COSA FINANZIA
Il voucher digitalizzazione è utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano il:
- miglioramento dell’efficienza aziendale, le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzate alla digitalizzazione dei processi aziendali;
- la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, le spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di commercio elettronico;
- la connettività a banda larga e ultralarga, le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga;
- il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, le spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole;
- la formazione qualificata nel campo ICT, le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata, purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti di attività elencati ai punti precedenti, rivolti al personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti) risultante dal Registro delle imprese o dal Libro unico del lavoro.
Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla prenotazione del Voucher.
LE AGEVOLAZIONI
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher digitalizzazione di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
SPESE AMMISSIBILI
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni le spese connesse all’intervento di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico dell’impresa devono:
- a) essere avviate successivamente alla prenotazione del Voucher digitalizzazione effettuata con il provvedimento di cui all’articolo 4, comma 1. Per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile;
- b) essere ultimate non oltre sei mesi dalla data di pubblicazione del provvedimento di cui all’articolo 4, comma 1. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile, ancorché pagato successivamente e comunque entro i termini previsti dall’articolo 6, comma 1;
- c) essere relative a beni nuovi di fabbrica acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
- d) nel caso di spese per servizi di consulenza specialistica o di formazione qualificata, essere relative a prestazioni svolte nel periodo di svolgimento del progetto;
- e) nel caso siano riferite agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettere d) ed e), del decreto 23 settembre 2014, essere strettamente correlate ai servizi e alle soluzioni informatiche riferiti agli ambiti di intervento di cui al predetto comma 2, lettere a), b) e c);
- f) nel caso siano riferite agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera f), del decreto 23 settembre 2014, essere strettamente correlate ai servizi e alle soluzioni informatiche riferiti agli ambiti di intervento di cui al predetto comma 2, lettere a), b), c), d) ed e).
RIPARTIZIONE DEI FONDI
La somma di 67.456.321 euro, a valere sulle risorse FSC 2014-2020, sbloccata dal CIPE è diretta al finanziamento dei voucher per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese localizzate nella macroarea territoriale del Centro-Nord. Delle risorse stanziate, 47.456.321 euro sono destinati all’annualità 2017 e 10 milioni di euro sono riservati per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
Queste risorse, così come i 32.543.679 euro del PON per il Mezzogiorno, sono ripartite in misura proporzionale al numero delle imprese registrate presso le Camere di commercio operanti nelle singole Regioni.
In particolare, le risorse FSC 2014-2020 assegnate al Centro-Nord sono così distribuite:
- Piemonte: 7.728.051,34 euro;
- Valle D’Aosta: 226.283,32 euro;
- Lombardia: 15.784.825,34 euro;
- Trentino-Alto Adige: 1.963.323,46 euro;
- Veneto: 8.532.862,46 euro;
- Friuli-Venezia Giulia: 1.801.739,68 euro;
- Liguria: 2.677.407,58 euro;
- Emilia-Romagna: 8.018.024,20 euro;
- Toscana: 6.921.569,81 euro;
- Umbria: 1.582.662,46 euro;
- Marche: 2.983.929,22 euro;
- Lazio: 9.235.642,13 euro.
Le risorse del PON Imprese e Competitività 2014-2020 assegnate alle Regioni meno sviluppate e in transizione sono così assegnate:
- Abruzzo: 2.488.320,19 euro;
- Molise: 600.787,08 euro;
- Sardegna: 2.778.176,50 euro;
- Basilicata: 1.018.138,99 euro;
- Campania: 9.120.363,89 euro;
- Calabria: 3.008.266,82 euro;
- Puglia: 6.373.983,59 euro;
- Sicilia: 7.155.641,94 euro.
Riserva per imprese in possesso del rating di legalità
Dei 32,5 milioni di euro a disposizione del Mezzogiorno, quindi, oltre 5,8 milioni di euro vanno a progetti realizzati in unità produttive ubicate nelle Regioni in transizione, mentre oltre 26,6 milioni sono destinati alle imprese delle Regioni meno sviluppate.
Inoltre, nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate a ciascuna Regione il Ministero ha previsto una riserva del 5% destinata alla concessione del voucher a beneficio delle micro, piccole e medie imprese che hanno conseguito il rating di legalità e che quindi rientrano nell’elenco di cui alla delibera n. 24075 del 14 novembre 2012 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
DOMANDA
Le domande per il voucher digitalizzazione potranno essere caricate sul sistema informatico a partire dal ore 10.00 del 15 gennaio 2018.